Le due anime del processo, analitica e partecipativa, hanno condotto alla
stesura di un piano direttore propedeutico al piano strategico di ricostruzione e utile, inoltre, alla PA per orientare le decisioni in ambito socioeconomico e urbanistico.
L’intero lavoro, svolto da gennaio ad agosto 2020, promuoveva un approccio “Design Thinking” alla normale progettazione urbanistica, centrato sulle necessità e sul coinvolgimento
degli utenti reali. Tale pratica propria dello User Centered Design rappresenta una fase fondamentale e inedita nel panorama della progettazione urbana partecipata. Il progetto,
infatti, è stato redatto sulla base di dati raccolti in maniera sistematica e vagliati attraverso l’uso di strumenti dedicati e professionalità specifiche (sociologi, strategists,
designers, architetti, ingegneri) che ne hanno interpretato i contenuti e li hanno trasformati in proposte e strategie concrete.
Analisi del contesto / Macroaree
Il contesto del Comune di Petriolo è stato studiato grazie all’uso di diversi strumenti quali: analisi demografiche, storiche ed economiche, analisi funzionali e di fruizione
dei luoghi, ricerca della presenza online e della comunicazione istituzionale, indagine tramite tecnica shadowing per raccogliere dati sul comportamento degli utenti in relazione
alla funzione dei servizi e dei luoghi. Questa ricerca preliminare è servita a stilare un primo elenco di cluster d’intervento (macroaree), ossia temi rilevanti sui quali è stato
strutturato l’intero lavoro di progettazione.
Benchmarking / Analisi User Research
La fase di Benchmarking è dedicata alla ricerca di soluzioni e buone pratiche già esistenti, che possano fornire spunti per la definizione di una strategia locale. I parametri
di ricerca sono stati definiti in base alle similitudini, alle caratteristiche dei luoghi e a una doppia modalità di filtro, che da un lato pone l’attenzione sui servizi del
contesto e dall’altro estrapola l’originale struttura progettuale urbanistico/architettonica. La seconda azione, svolta in parallelo, è la raccolta dei dati sui comportamenti
degli Utenti (User Research) e sulla loro percezione rispetto alla condizione attuale o ai possibili scenari futuri. Il materiale è stato raccolto e organizzato tramite interviste,
questionari, richiesta di contributi progettuali attraverso opinion box.
Empathy map / Personas
Attraverso specifiche Empathy Map, costruite sui dati della User Research, è stata attuata una clusterizzazione che ha portato alla determinazione definitiva dei 6 principali
assi d’intervento (macroaree). Dalle Empathy Map è stato possibile poi individuare e caratterizzare i profili Personas: identità derivate dai dati reali che descrivono le caratteristiche
di diverse tipologie di utenti, raccontando le loro motivazioni, aspettative e attitudini. Tali profili sono utilizzati per assumere la prospettiva dell’utente e per ideare soluzioni
basate su necessità concrete, facilitando l’immedesimazione dei designers nell’interpretare gli obiettivi, i desideri e i bisogni delle categorie analizzate.
Tavoli di discussione
La partecipazione e la co-progettazione da parte della cittadinanza è stata garantita tramite l’organizzazione di tavoli di discussione, svolti sia in presenza che online
(a causa della diffusione del Covid-19). Le tematiche dei tavoli hanno ricalcato i 6 cluster definiti attraverso l’User Research. Gli obiettivi degli incontri erano: fare
emergere soluzioni pragmatiche e realizzabili grazie all’utilizzo di risorse già esistenti e supportare così le scelte dell’Amministrazione su politiche di medio/lungo termine.
Attribuzione pesi / MPV
Le idee concrete ed efficaci generate dai tavoli di discussione sono state sottoposte a un processo di valutazione in back-office attraverso la lente dei profili Personas.
Tali proposte sono state inserite in una matrice, con attribuzione di differenti pesi e priorità, al fine di selezionare tra le soluzioni emerse quelle con maggiore efficienza,
ovvero con maggiore probabilità di implementazione.
Vision / Driver di progettazione / Programma di applicazione
La fase seguente prevede la costruzione di una timeline gerarchizzata (pesi, tempi, priorità) per la realizzazione degli interventi proposti, il cui corpus sia capace di
esprimere una vision della città futura attraverso trasformazioni che incidono sulle configurazioni spaziali dei luoghi e sull’uso condiviso che se ne farà. Sono stati quindi
estrapolati i driver di progettazione utilizzati sia dal gruppo di tecnici urbanisti coinvolti nella definizione delle NTA per il piano di ricostruzione del centro storico,
sia per l’implementazione di un prototipo (Concept Plan) fruibile per l’intero territorio Comunale.
Prototyping
Il Concept Plan è uno strumento di visualizzazione su mappa realizzato grazie alla sovrapposizione tra elementi spaziali, funzionali e ipotesi d’uso derivati dalle MPV
(matrice pesata di valutazione). È stato generato per progettare una possibile soluzione concreta desunta dalle precedenti fasi di ricerca. Questo ci ha condotto alla
pretotipazione di un “Luogo della Memoria Condivisa” che sintetizza, attraverso il riuso degli spazi pubblici danneggiati dal sisma, le idee progettuali e il bisogno
identitario della comunità locale.