L’utilizzo di materiali del territorio e l’accostamento al ready-made di oggetti di arredo presenti nel progetto, manifestano un deciso attaccamento alla tradizione del luogo, concedendo libertà all’illuminazione artificiale del locale per risaltarne gli spazi voltati.

Lo spazio esistente presenta vari locali, volumetricamente diversi, alcuni voltati (volta a botte e volta a crociera), altri solai piani. All’interno di questo spazio labirintico, generato da sale distribuite su livelli diversi, si articolano delle corti esterne volte a mirare il panorama circostante. Il primo locale, quello di accesso, presenta una volta a botte in blocchi di tufo, difatti il progetto ha come obiettivo quello di glorificare l’esistente attraverso la libertà compositiva dei corpi illuminanti. L’arredo del locale collocato lungo il perimetro si espone in maniera rigorosa per non intaccare l’esistente senza perdere la riconoscibilità dovuta. Gli altri locali destinati alla vendita si partizionano, in maniera decisa, con piccoli salottini evidenziati sia dal pavimento, cementine, che dal ribassamento del soffitto. I giochi luminosi interessano le suddette zone per garantirle la giusta intimità. Inoltre la variabilità degli arredi recuperati attraverso la tecnica del ready-made sottolineano l’eterogeneità degli spazi.

I materiali e le finiture impiegati hanno un ruolo ben definito, ovvero assecondare e celebrare lo spazio esistente.