Nobili Aperture
- COMMITTENTE:Zooppa, Piemonte Marketing - DMO
- LUOGO:Torino, Piemonte
- ANNO:2017
“Nobili Aperture“ apre le porte a spazi d’eccellenza italiani. Percorsi virtuosi che ti porteranno a conoscere luoghi unici, dove la tua esperienza sarà un viaggio all’interno di un patrimonio culturale artistico e naturalistico. Pagine della nostra storia da visitare, conoscere e ammirare. “Nobili Aperture” è il nome e il logo proposto da C28 per il contest “UN LOGO PER I PERCORSI D’ITALIA” organizzato dalla piattaforma online ZOOPPA, per la promozione e la riapertura di residenze reali, castelli, giardini storici Italiani.
Il lavoro si sviluppa seguendo le linee guida del bando e prendendo in esame alcune parole chiave: percorso, nobili, sistema, valori, scoperta, eccellenza; punti di partenza della stesura di un percorso progettuale.
Per il naming si è pensato a Nobile in quanto:
nòbile agg. e s. m. e f. [dal lat. nobìlis, propr.
«noto, che deve esser noto», der. di noscĕre «conoscere»]
2. agg. Per estens., di cosa che per le sue caratteristiche
d’alta eccellenza sia apprezzata sulle altre dello stesso genere.
Quindi nobili sono gli intenti del progetto. Nobili sono le aperture e le possibilità di crescita. Dall’analisi del materiale visionato si è giunti alla sintesi di una forma che mette insieme diverse suggestioni:
ELEMENTI ARCHITETTONICI (arcate: forma armonica; Fessure: sentieri da seguire)
PUNTI PROSPETTICI (prospettiva: invito ad entrare in un luogo)
PAGINE DI STORIA ( libro: progressione e molteplicità)
Per la palette sono state individuate tre varianti di colore ricavate da diverse foto campione. Sulla base della ricerca iconografica riferita ai luoghi menzionati nel bando, la palette cromatica da noi estrapolata, può essere considerata di valenza generale. La base è stata poi variata di tono per uniformare i pesi e rendere la palette interessante e attrattiva. I colori potrebbero anche essere associati alle diverse tipologie di strutture presenti all’interno del circuito: Ville, Castelli, Giardini
Attraverso le forme del logo, si genera una serie di combinazioni e texture, il cui utilizzo varia e si modella in funzione di differenti contesti e nelle differenti forme della comunicazione. Giochi di riflessione, incastro, sovrapposizione e accostamenti ripetuti sono
utilizzati per generare figure che alludono a elementi architettonici (colonne, capitelli, cancelli ecc...) che vogliono essere allusione al percorso esperienziale di visita proposto.
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Chiara Tortolini
naming, branding
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Francesco Sforza
naming
Roberto Memoli
branding, graphic design